La sofferenza dei malati gravi e dei familiari, vista da vicino e da dentro, permette di condividere il grande valore del rapporto con i medici e il personale sanitario. Le parole di chi cura possono generare conseguenze piacevoli e spiacevoli. Spesso a far crescere la sofferenza emotiva non è solo cosa viene comunicato, è soprattutto come.
Come aiutare chi soffre? A questo ha pensato l’autrice quando non ha più potuto aiutare il marito. Ha scelto di orientare il suo contributo ai medici, di offrire loro una modalità per sviluppare le abilità di relazione e ricevere maggiore soddisfazione dai pazienti. Questo è il senso del Progetto Ippocrates qui presentato: aiutare i medici ad aiutare i pazienti.
Il Progetto, primo in assoluto in Italia e all’estero sul tema, si è svolto presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Un percorso durato oltre due anni che si è concluso con risultati significativi, migliorando la relazione tra medico e paziente attraverso l’azione su due aspetti innovativi: i comportamenti relazionali positivi dei medici, vissuti con soddisfazione dai pazienti, e il rispetto dei tempi operativi dei medici. Questo testo racconta il percorso dell’iniziativa e come i medici, ricevendo e offrendo soddisfazione, abbiano arricchito la qualità del rapporto di cura.
Per scaricare gratuitamente il libro “Anche le parole curano. Relazione di cura e complessità”:
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