Nell’ambito della Rassegna "Da vicino nessuno è normale" 
giovedì 16 luglio 2009 ore 21.45
 
Marina Senesi
SE SI PUO’ RACCONTARE
 
Lettura scenica da un testo di Marina Senesi
 
Se si può raccontare la malattia, quando le si sopravvive, ci si può anche permettere qualche irriverenza. Per dirla con le parole di Beckett “Quale modo migliore di glorificare Dio se non quello di sorridere insieme a lui dei suoi scherzetti.”
 
“Se si può raccontare” è un modo di dire, una frase di uso comune per sottolineare il
finale positivo in una situazione in cui si è rischiata la vita,  ma in questo caso indica anche la questione principale che ci siamo posti nel voler portare in scena il tabù della malattia.
 
Ciò che ne è conseguito è anzitutto la scelta del racconto in prima persona, una sorta di manleva dello spettatore e il tentativo di eliminare l’aspetto ricattatorio che l’esposizione di questo tema per sua natura contiene.
 
La narrazione ci accompagna attraverso passaggi emotivi delicati alcune volte persino impossibili da superare e da trattare e invece poi affrontabili perché anche nei momenti più difficili accadono speciali alchimie tra le persone, talvolta davvero imprevedibili tra loro da restare indimenticabili.
Questa è una prima lettura al pubblico nell’attesa del futuro allestimento teatrale.
 

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